Segantiniana vol.2

E’ in corso di pubblicazione il secondo volume di “Segantiniana”, la collana di studi specialistici curata da Alessandra Tiddia per il progetto “Segantini e Arco”.

Il numero prende spunto dalla giornata di studio “Epistola. Le lettere di Giovanni Segantini”, che si era tenuta alla Galleria Civica Segantini di Arco il 7 ottobre 2016, con contributi di Sara Gimona e Tatiana Marini.

Annie-Paule Quinsac presenta il testo “Giovanni Segantini: il ciclo del Nirvana, fonti e significato”, mentre due contributi raccontano altrettanti recenti film dedicati a Segantini: “Magie della luce. Il documentario su Giovanni Segantini di Christian Labhart al 64. Trento Film Festiva” di Sergio Fant e “Segantini, ritorno alla natura: dal progetto del film alla versione museale per il MAG” di Roberta Bonazza.

La sezione “Segantini nel mondo” presenta i testi “L’archivio documentale di Gioconda Leykauf-Segantini. Osservazioni su un tesoro culturale ancora ampiamente sconosciuto”, di Gioconda Leykauf-Segantini, Daniel Kletke; “Segantini in Svizzera” di Diana Segantini; “Giovanni Segantini. Recensione del libro di Beat Stutzer” di Ilaria Cimonetti.

Il volume si chiude con una lista delle opere di Giovanni Segantini esposte in Trentino Alto Adige nel corso del 2016.

Epistola. Le lettere di Giovanni Segantini

Giornata di studio

MAG Arco, Galleria Civica G. Segantini
07.10.2016 ore 10:00

Nell’ambito del progetto espositivo e di ricerca Segantini e Arco, il MAG propone un approfondimento sulla figura di Giovanni Segantini attraverso le sue lettere, per la loro elevata capacità di rivelare elementi preziosi per lo studio di questo artista.

Fra le iniziative di ricerca che MAG e Mart intendono condurre sul tema all’interno del programma Epistola, l’intera giornata di venerdì 7 ottobre 2016 sarà dedicata a un workshop, Le lettere di Giovanni Segantini, focalizzato sull’interpretazione della scrittura di Giovanni Segantini, che si terrà negli spazi di Palazzo dei Panni ad Arco dove trova sedela Galleria Civica G. Segantini.

Nella mattinata verranno indagate alcune lettere autografe del pittore, provenienti dal Fondo Grubicy-Benvenuti e conservate nell’Archivio del’900 del Mart, al fine di presentare un’analisi degli aspetti cognitivi-temperamentali del suo gesto grafico, tenendo sullo sfondo la relazione con le sue opere pittoriche più rappresentative dei diversi periodi storici e personali dell’artista.
Seguiranno nel pomeriggio due laboratori pratici dedicati ai bambini e agli adulti, previa iscrizione.

La giornata di studio sarà condotta da Sara Gimona e Tatiana Marini (A.D.S.A.T. – Associazione Disturbi Specifici dell’Apprendimento, Trieste e Centro Ricerche della Scrittura, Milano) e coordinata da Alessandra Tiddia (Mart, Rovereto).

PROGRAMMA

ore 10.00-13.00
Le lettere di Giovanni Segantini
a cura di Sara Gimona e Tatiana Marini
– Introduzione con alcuni cenni di grafologia italiana
– Giovanni Segantini. I segreti celati nella scrittura
– Simbologia spaziale e analisi dei segni grafologici ricorrenti nelle lettere di Segantini
– Interpretazione del segno grafico di Segantini in relazione alle opere più significative dell’artista
– Giovanni Segantini. Scrittura e creatività. Conclusioni

ore 14.30-16.00
Piccoli artisti (posti esauriti)
Laboratorio dedicato a bambini/e e classi della scuola primaria
Il gesto creativo accompagnato dalla musica nella rieducazione grafo-motoria della scrittura

ore 16.30-18.00
Il lato nascosto del gesto grafico
Laboratorio per studenti e adulti
Saggio grafico dei presenti e breve interpretazione dei segni base rilevati

PARTECIPAZIONE E ISCRIZIONI

Il workshop è gratuito e aperto a tutti/e, con particolare riferimento alle scuole e agli insegnanti.

La giornata di studio è riconosciuta ai fini dell’aggiornamento docenti, i quali sono tenuti a iscriversi fino ad esaurimento dei posti disponibili, compilando il modulo allegato entro il 6 ottobre 2016 alle ore 12.00.

Le persone non appartenenti alla categoria insegnanti possono partecipare liberamente alla conferenza del mattino, che non prevede pre-iscrizioni. Per partecipare invece ai workshop del pomeriggio sono invitate a comunicare la propria adesione, fino ad esaurimento dei posti disponibili, entro il 6 ottobre 2016 alle ore 12.00 a info@museoaltogarda.it (oggetto della mail: “Iscrizione laboratorio Il lato nascosto del gesto grafico”), 0464.573869.

Il film “Segantini, ritorno alla natura” approda al cinema

Con il biglietto della Galleria Civica G. Segantini ingresso ridotto alla proiezione
17.01 – 18.01.2017
Il nuovo appuntamento della Grande Arte al Cinema di Nexo Digital porta nelle sale, solo il 17 e il 18 gennaio 2017, il docu-film di Francesco Fei su uno dei pittori più solitari e geniali dell’Ottocento europeo.
Guarda il trailer


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Dopo un primo passaggio al Biografilm Festival di Bologna lo scorso giugno dove ha vinto il Premio del pubblico nella sezione Arte e dopo l’allestimento negli spazi della Galleria Civica G. Segantini di Arco di una versione del film creata apposta per il MAG, ora sarà il grande schermo a omaggiare uno dei pittori più importanti dell’Ottocento italiano, in perenne oscillazione tra divisionismo e simbolismo.
Arriva infatti nelle sale italiane solo il 17 e il 18 gennaio 2017 il nuovo appuntamento della Grande Arte al Cinema: Segantini, ritorno alla natura, diretto da Francesco Fei, con Gioconda Segantini, Annie-Paule Quinsac, Franco Marrocco, Romano Turrini e con la partecipazione speciale di Filippo Timi, offre la possibilità di scoprire la storia singolare e straordinaria di Giovanni Segantini e della sua innata capacità di sentire la natura come fonte d’ispirazione artistica e spirituale.

Presentando alle casse del cinema il biglietto d’ingresso alla Galleria Civica G. Segantini di Arco, dove è visibile la versione ridotta dell’opera, si avrà diritto a un ingresso ridotto alla proeizione.

Nato ad Arco di Trento, di umili origini e con un tortuoso percorso di vita, Segantini riuscirà a diventare uno dei pittori più autentici dell’Ottocento italiano, pur spegnendosi ad appena 41 anni. Attraverso le strade, i borghi, le valli e i paesaggi alpini che segnarono l’opera e l’anima di un artista capace di colpire anche Vasilij Kandinskij (che confrontandolo con Rossetti e Böcklin, disse che Segantini, pur sembrando il più materiale dei tre, “adottò forme naturali definite, elaborate fin nei minimi particolari e (…) seppe creare figure astratte. Per questo, forse, è interiormente il meno materiale”), il documentario restituisce il ritratto di un uomo complesso, ricostruendo gli scenari della sua vita, mostrandone le opere, i colori e le scelte artistiche e interrogandosi su pensieri e ricordi di chi ha conosciuto e studiato a fondo il pittore trentino. L’interpretazione di Filippo Timi, che dà voce e volto a Segantini in alcune ricostruzioni storiche realizzate appositamente per questo film, mostra l’intensità delle lettere autografe del pittore e del suo sentire. Tra gli interventi d’eccezione, anche quello della nipote Gioconda Segantini, di Annie-Paul Quinsac, massima esperta dell’arte segantiniana, di Franco Marrocco, direttore dell’Accademia di Brera e di Romano Turrini, storico di Arco.

Spiega il regista Francesco Fei: “Ho scoperto e amato fin da subito l’arte di Segantini visitando la Galleria d’Arte Moderna di Milano, perché possiede una sua personale e unica forza generatrice. Nei suoi dipinti si percepisce l’energia della natura nella sua più intima essenza e la presenza dell’uomo è colta nel confronto totalizzante con essa. Il suo messaggio è al tempo stesso classico ed estremamente contemporaneo. Anche la vita di Segantini possiede la medesima potenza, lo stesso fascino. Nato poverissimo, orfano a cinque anni, analfabeta, rinchiuso in un riformatorio a dieci, apolide per tutta la vita, riuscì, con la sua volontà e le sue capacità, a diventare uno dei pittori per importanti del simbolismo europeo. Inoltre con la sua compagna, Bice Bugatti, diede vita ad una storia bellissima d’amore; come si legge nel piccolo cimitero di Maloja, dove riposano per sempre insieme, «arte e amore vincono il tempo». Segantini ha usato il paesaggio come base per una ricerca artistica fortemente simbolica e moderna, con risultati che lo elevano a livello mondiale. Non a caso all’estero è considerato come uno dei più grandi pittori simbolisti e artisti importanti come Kandinsky, Klimt e Klee hanno amato profondamente la sua arte”.

Prodotto da Apnea Film e Diaviva, Segantini, ritorno alla natura è stato scritto a sei mani da Francesco Fei, Federica Masin e Roberta Bonazza. Preziosi per lo sviluppo del progetto la collaborazione con Sky Arte HD, la co-produzione della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Arco e il supporto della Fondazione Lombardia Film Commission. L’opera è stata realizzata in collaborazione con MAG Museo Alto Garda, Comune di Milano, Palazzo Reale, Skira Editore, grazie a Cassa Rurale Alto Garda, Garda Trentino Azienda per il Turismo e Feba, in partnership con la Galleria d’arte moderna di Milano, Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, Pinacoteca di Brera Milano, Gallerie Maspes Milano e con il patrocinio dell’Accademia di Brera di Milano.

Il film, che arriverà nelle sale solo il 17 e 18 gennaio, fa parte della stagione della Grande Arte al Cinema ed è distribuito da Nexo Digital in collaborazione con Sky Arte HD e MYmovies.it. Info: http://bit.ly/2hDkGyu