SU GIOVANNI SEGANTINI
LA VITA DI SEGANTINI
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1858

Il 15 gennaio nasce a Arco Giovanni Battista Emanuele Maria Segantini
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1861

Unità d’Italia e costituzione del Regno d’Italia
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1865

Muore la madre Margherita: Segantini è affidato alle cure della sorellastra Irene a Milano
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1870

Accusato di vagabondaggio Segantini è internato al riformatorio Marchiondi di Milano

A Milano i fratelli Vittore e Alberto Grubicy iniziano a dedicarsi al commercio di opere d’arte
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1871

Roma viene proclamata capitale del Regno d’Italia
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1873

Segantini si trasferisce a Borgo Valsugana dal fratello Napoleone, proprietario di una bottega fotografica: qui apprende l’arte della fotografia
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1874

A Parigi prima mostra impressionista nello studio del fotografo Nadar
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1875-1879

Segantini ritorna a Milano e inizia a frequentare i corsi dell’Accademia di Brera, diventando uno degli artisti più dotati della scuola milanese
Lavora come garzone nella bottega milanese del pittore Luigi Tettamanzi

Nasce in Francia la III Repubblica (1875)

A Brera Segantini diventa amico degli artisti Gaetano Previati, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Leonardo Bistolfi, Cesare Tallone, Ernesto Bazzaro, Attilio Pusterla, Emilio Quadrelli e Giovanni Sottocornola
A Brera Segantini frequenta gli ebanisti Eugenio Quarti e Carlo Bugatti
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1879

Bei einer nationalen Ausstellung der Brera wird Segantinis Il coro di Sant’Antonio (Der Chor von Sant’Antonio) ausgezeichnet, es ist die erste offizielle Anerkennung seiner Arbeit

Segantini macht die Bekanntschaft des Kunsthändlers Vittore Grubicy der ihn mit einem Exklusivvertrag an seine Galerie bindet. Er bringt den Künstler mit wichtigen Persönlichkeiten der europäischen Kunst- und Kulturszene in Kontakt.
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1880

Sul “Corriere della Sera” il critico Luigi Chirtani formula uno dei primi giudizi positivi sulla nascente arte di Segantini
Inizia la corrispondenza con Vittore Grubicy
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1881

Segantini si trasferisce a Pusiano in Brianza: qui conosce Bice Bugatti, con la quale trascorrerà il resto della vita
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1882

Nasce a Pusiano il primogenito Gottardo
Dipinge la prima versione di Ave Maria a trasbordo

Muore a Caprera Giuseppe Garibaldi
Triplice Alleanza fra Germania, Austria e Regno d’Italia: con questo accordo l’Italia rinuncia ad ogni rivendicazione su Trento e Trieste. Rivolte degli irredentisti
Il pittore Emilo Longoni entra nella Galleria Grubicy: per due anni vive in Brianza, in sodalizio di vita e di lavoro con Segantini
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1883

Nasce a Pusiano il secondogenito Alberto

A Roma è istituita la Galleria Nazionale di Arte Moderna, con il compito di documentare l’arte contemporanea dell’Italia unita
Esposizione internazionale di Amsterdam (medaglia d’oro per Ave Maria a trasbordo)
Il 20 gennaio una procura notarile riconosce a Vittore Grubicy il monopolio sulla produzione artistica di Segantini
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1884

Georges Seurat inizia a dipingere Una domenica pomeriggio all’Ile de la Grande Jatte: è l’inizio del Pointillisme

Emilio Longoni rompe i rapporti con Segantini e Vittore Grubicy che aveva firmato con il nome di Segantini alcune sue opere
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1885

Segantini si trasferisce a Caglio in Brianza, dove esegue l’opera Alla stanga, conclusa il febbraio dell’anno successivo
A Caglio nasce il terzo figlio Mario

Esposizione universale di Anversa, alla quale partecipa anche Segantini

Prima personale al Palazzo della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano
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1886

Segantini si stabilisce a Milano, dove nasce l’ultima figlia Bianca
In agosto si trasferisce in Svizzera a Savognino: qui ridipinge in chiave divisionista Ave Maria a trasbordo

A Parigi ottava e ultima mostra impressionista
Esposizione universale di Amsterdam e medaglia d’oro per Alla stanga

Il 26 maggio Segantini firma una procura notarile ad Alberto Grubicy che alleggerisce i vincoli contrattuali con il fratello Vittore
Segantini inizia a stringere importanti rapporti epistolari con pittori, critici e promotori artistici dell’epoca
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1887

Barbara Huffer viene assunta come domestica in casa Segantini: poserà spesso come modella per l’artista
Segantini rinuncia all’eredità della madre in favore dei poveri della città di Arco

Segantini conosce lo scrittore scapigliato Eugenio Bermani, per il quale realizza la copertina del romanzo Frate Gaudenzio
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1888

Segantini consolida la propria fama internazionale partecipando con la Galleria Grubicy alla Italian Exhibition nell’ambito dell’esposizione universale di Londra.
Inizia a scrivere articoli d’arte pubblicati sulle riviste specializzate del settore
Dipinge Vacche aggiogate, Ragazza che fa la calza, Allo sciogliersi delle nevi, Ritorno all’ovile, I miei modelli
A Parigi nasce il gruppo dei Nabis, il cui manifesto è l’opera Le talisman di Paul Sérusier
Ad Arles Vincent van Gogh dipinge I girasoli, La camera di Arles, Caffè di notte: è la svolta espressionista della sua pittura
A Londra prima esposizione del movimento di riforma delle arti applicate Arts and Crafts
La Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma acquista l’opera Alla Stanga: è la prima opera di Segantini a entrare in un museo
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1889

Esposizione universale di Parigi (medaglia d’oro per Vacche aggiogate)

Segantini si ribella alla rigida tutela artistica di Vittore Grubicy: il fratello Alberto diventa il suo nuovo mecenate
Si dirada lo scambio epistolare con Vittore Grubicy e si intensifica quello con il fratello Alberto
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1890

Segantini dipinge Ritorno dal bosco, L’aratura e Alpe di maggio

Inizia la fitta corrispondenza con lo studioso trentino Vittorio Zippel, che diventa il suo principale riferimento per i contatti con la terra natale
Personale alla Galleria Dowdeswell di Londra
Personale al VII Salon des XX di Bruxelles
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1891

Il 1 febbraio esce sulla rivista “Cronaca d’arte” il primo scritto teorico di Segantini: Così penso e sento la pittura
Dipinge Mezzogiorno sulle Alpi
Realizza il grande dipinto Il castigo delle lussuriose con cui si avvia la fase simbolista della sua pittura

IA Milano prima edizione della Triennale di Brera, considerata l’esordio ufficiale del Divisionismo in Italia: Segantini vi partecipa con Le due madri

Iniziano i contatti con i galleristi Arnold di Dresda e Schultze di Berlino, senza la mediazione di Alberto Grubicy
Inizia la fitta corrispondenza con la scrittrice Neera
Personale alla Galleria Grubicy di Milano
Sulla “Gazzetta Ferrarese” Gaetano Previati documenta la svolta simbolista dell’artista
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1892

Segantini dipinge Meriggio sulle Alpi e Vacca bruna all’abbeveratoio

A Monaco si manifesta il primo dei movimenti di dissenso rispetto all’arte tradizionale denominati Secessione, cui seguiranno negli anni successivi le Secessioni di Vienna e di Berlino

Corrispondenza con Vittorio Zippel per ottenere dal Municipio di Arco il rilascio del passaporto per viaggiare all’estero
In “Cronaca d’arte” Gaetano Previati formula una lode incondizionata dell’arte di Segantini
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1893

Segantini scrive il racconto simbolico Sogno di un lavoratore
Dipinge Pascoli alpini e L’ora mesta

A Monaco prima mostra ufficiale della Secessione (medaglia d’oro per Mezzogiorno sulle Alpi)
Edvard Munch dipinge L’urlo: l’opera anticipa i grandi temi della pittura espressionista di inizio Novecento

A Milano è fondata la rivista “La battaglia per l’arte”: qui Segantini pubblica l’articolo Sentimento e natura
A Londra esce il primo numero del mensile d’arte “The Studio”
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1894-1899

Inizia una fitta corrispondenza con Giuseppe Pellizza da Volpedo, Domenico Tumiati, Guido Martinelli, Luigi Illica, Eugenio Bermani, Angelo Orvieto, Vittorio Pica, Gerolamo Rovetta e alcuni artisti stranieri: sono a vario titolo lettere di convenienza e di ringraziamento
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1894

La famiglia Segantini si trasferisce a Maloja in Alta Engadina: per l’artista sono anni di profondo isolamento, ma di grande successo sul mercato
Dipinge L’Angelo della vita e Le cattive Madri

In Francia scoppia l’Affaire Dreyfus

Iniziano i rapporti diretti con i mercanti d’arte Paul e Bruno Cassirer e Felix Koenigs di Berlino
Segantini conosce il pittore Giovanni Giacometti, con il quale condividerà l’avventura del Panorama dell’Engadina
Personale al Castello Sforzesco di Milano
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1895

Segantini dipinge Ritorno al paese natio
Dona il disegno All’arcolaio alla comunità di Tione, colpita da un devastante incendio

Prima Biennale di Venezia (premio del governo per Ritorno al paese natio)
A Bergamo esce “Emporium, Rivista mensile illustrata d’arte”

egantini conosce il pittore Cuno Amiet, pioniere dell’arte moderna in Svizzera
Corrispondenza con Vittorio Zippel per la concessione della cittadinanza italiana
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1896

Segantini comincia a progettare il Padiglione dell’Engadina, destinato all’esposizione universale del 1900
Dipinge Amore alla fonte della vita

Giuseppe Pellizza da Volpedo inizia a dipingere Il Quarto Stato, dove la tecnica divisionista si unisce alla tematica dell’impegno sociale

L’artista Paolo Troubetzkoy dedica un busto in bronzo a Segantini
Personale alla quarta esposizione della Secessione di Monaco
Dopo aver visto L’ora mesta a Monaco, il direttore dell’Alte Nationalgalerie a Berlino la volle acquistare per il suo museo. Nello stesso anno Aratura venne acquisita dalla Neue Pinakothek di Monaco
Personali a Berlino e Zurigo
Due saggi biografici su Segantini compaiono su “Emporium” a firma di Neera e su “Il Focolare” a firma di Virgilio Colombo
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1897

Segantini realizza il modello in legno del Padiglione dell’Engadina
Dipinge Primavera sulle Alpi e L’evocazione creatrice della musica

Seconda Biennale di Venezia: Segantini partecipa con Pascoli di Primavera e Il ritratto di Carlo Rotta
Esce la rivista “Ver Sacrum”, organo ufficiale della Secessione di Vienna, avvenuta nello stesso anno in seguito alla scissione di un gruppo di artisti dalla Wiener Künstlerhaus
A Monaco è fondato il settimanale “Dekorative Kunst”

Segantini stringe rapporti autonomi con il mercante Hermes di Francoforte
A fine agosto esce a Vienna il volume di William Ritter finanziato dallo stato austriacoPersonale a Francoforte
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1898

Il progetto del Padiglione dell’Engadina viene abbandonato per i costi troppo elevati: Segantini lo ridimensiona nel Trittico della Natura
Esegue tre disegni per la Bibbia illustrata di Amsterdam

L’accademia di Berlino rifiuta di esporre un paesaggio di Walter Leistikow. 65 artisti prendono le sue difese e fondano una galleria indipendente: è l’inizio della Secessione di Berlino
A Vienna prima mostra ufficiale della Secessione: Segantini vi partecipa come invitato d’onore accanto a Khnopff, Puvis de Chavannes, Meunier, Rodin e von Stuck

Per circa due mesi il pittore Carlo Fornara è a Maloja come assistente di Segantini
Personale a Francoforte
Scrive per “Ver Sacrum” l’articolo Che cos’è l’arte
È nominato a Londra consigliere della “International Society of Sculptors, Painters and Carvers”, gruppo secessionista contro il tradizionalismo della Royal Academy
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1899

Il 28 settembre Segantini muore colpito da un attacco di peritonite sul monte Schafberg, dov’era salito per lavorare al Trittico della Natura

A Berlino prima mostra ufficiale della Secessione

Personali a Berlino e Bruxelles
A Milano ed a Arco si crea un Comitato per il Monumento a Giovanni Segantini, su iniziativa di Tomaso Bresciani, a cui aderiscono anche i pittori Eugenio Prati e Bartolomeo Bezzi
Gabriele d’Annunzio pubblica sul “Marzocco” Per la morte di Giovanni Segantini: laudi del cielo del mare della terra e degli eroi
